Correva l’anno 1968 quando a Rigomagno, caratteristico borgo della Valdichiana nel Comune di Sinalunga, un gruppo di ragazzi dette vita alla Sagra del Ciambellino con l’intenzione di celebrare un dolce immancabile nelle celebrazioni delle festività pasquali: il ciambellino.

La delicata lavorazione del ciambellino lo rende un dolce versatile da inzuppare nel vinsanto oppure nel caffè latte, ma la sua vera particolarità è che possiede una ricetta unica: ogni borgo, ogni famiglia, ogni massaia ha la propria ricetta e gli ingredienti utilizzati per la sua preparazione ripercorrono la simbologia e la tradizione pasquale richiamando anche la primavera.

Ed è per questo che il gruppo di ragazzi con la passione del ciambellino, costituitisi poi in Proloco di Rigomagno, aveva una missione ben precisa, quella di salvaguardare, valorizzare e promuovere il ciambellino di Rigomagno e la sua ricetta segreta.

Dal 1968 dunque, nella domenica in albis a Rigomagno è festa; generazioni che si incontrano per portare avanti un’antica tradizione che segna il passo della storia, da piccola sagra di paese, con banchi che formavano un mercatino e un cantastorie che raccontava delle avventure di Nicche il famoso brigante della Valdichiana, ad appuntamento imperdibile per l’intera area in grado di promuovere cultura, arte ed enogastronomia.

«Si diceva che i ciambellini di Rigomagno erano i meglio di tutti, meritano una festa...» questa frase, motto dei tempi andati ma quanto mai attuale, descrivere ancora oggi l’impegno della Proloco Rigomagno per un prodotto che racconta la storia di una comunità, di un borgo e di un territorio.