
Comune Bandiera Arancione del TCI
Ore 8.30 Partenza da San Severo, raduno davanti alla Biblioteca Comunale
Ore 9.30 Incontro dei partecipanti, in P.zza Bartolomeo III da Capua a Roseto Valfortore
Ore 9.45 Inizio della visita guidata attraverso i vicoli del borgo, passando presso il Palazzo Marchesale, fino alla Chiesa Madre di “Santa Maria Assunta”. Quindi, attraverso la Piazza Vecchia, si entrerà nel cuore del centro storico per visitare le botteghe artigianali ed il famoso “forno a paglia”, ancora funzionante. In conclusione visita alla Chiesa di “San Filippo Neri”, patrono della cittadina
Ore 12.00 Incontro istituzionale con l’Amministrazione Comunale presso la sala Consiliare
Ore 13.00 Pausa pranzo presso “Bar Ristorante del Corso” P.zza Bartolomeo lll da Capua
Tel. 348 1690759
Ore 15.30 Visita ai Mulini ad acqua ed alle piscine, alimentate dall’acqua proveniente da diverse sorgenti locali.
Roseto Valfortore, noto come il paese degli scalpellini per la sua fama legata alla lavorazione artigianale della pietra, si erge maestoso sul dorso occidentale dell'Appennino Dauno. Adagiato su un incantevole altopiano in lieve declivio, a 650 metri di altitudine, si trova nell'alta valle del fiume Fortore, da cui trae il suggestivo appellativo “Valfortore”. La storia di Roseto, il cui nome anticamente era "Rosito", sembra essere intimamente legata all'abbondanza di rose selvatiche che adornano il suo territorio, regalando un paesaggio di incomparabile bellezza.
La simbologia della rosa è fortemente radicata nella cultura e nell'identità di Roseto Valfortore. Lo stemma del comune ne è un chiaro esempio, poiché vi è raffigurata una rosa a cinque petali, la “rosa caninis”, simbolo di purezza e bellezza. Ancora più affascinante è il pannello cinquecentesco in pietra situato sulla balaustra dell'ingresso principale della Chiesa Madre, una testimonianza eloquente dell'abilità degli scalpellini rosetani. Quest'opera, risalente al periodo del feudatario Bartolomeo III da Capua, rappresenta una rosa canina insieme al nome del paese suddiviso in tre sillabe: RO-SI-TO, un tributo alla natura e alla cultura del luogo.
La storia di Roseto Valfortore affonda le sue radici in un passato antico e glorioso, come testimoniano i ritrovamenti archeologici effettuati sul territorio. Un cippo funerario in lingua latina, diverse monete e vari oggetti di vita quotidiana sono solo alcuni dei reperti che attestano la presenza umana e l'importanza strategica di questa contrada già ai tempi delle guerre puniche. Questi ritrovamenti offrono uno sguardo affascinante sulla vita degli antichi abitanti di Roseto, dimostrando come la comunità sia stata un crocevia di culture e tradizioni lungo i secoli. La combinazione unica di storia, cultura e natura fa di Roseto Valfortore una perla dell'Appennino Dauno, un luogo dove il tempo sembra essersi fermato per preservare la bellezza e l'autenticità di un paese che continua a vivere secondo le sue antiche tradizioni, orgoglioso del proprio ricco passato e dell'arte degli scalpellini, veri custodi di un sapere tramandato di generazione in generazione.
Prenotazioni
Si potrà prenotare entro il 21 Maggio contattando i Consoli di San Severo Amalia Antonacci chiamando il numero 3386760344 o scrivendo all’indirizzo email amalia.antonacci@gmail.com; oppure Vincenzo Branca chiamando il numero 3287515341 o scrivendo all’indirizzo email branca.vincenzo@alice.it
Quota iscritti € 45,00; Quota non iscritti € 50,00
La quota comprende: spese organizzative, guida, assicurazione, pranzo.
In ottica di “car pooling”, i soci muniti di auto propria, daranno ospitalità a coloro che non ne sono forniti