Ore 14.45   Ritrovo partecipanti, via Tadini 40 a Lovere
Ore 15.00   Inizio visita
Ore 17.30    Termine visita

Sede dell'Accademia è l'imponente edificio neoclassico fatto costruire dal conte Luigi Tadini tra il 1821 ed il 1825 che si affaccia sul lago. L'accademia Tadini viene fondata nel 1828 dal Tadini come centro di educazione artistica per i giovani. L'istituzione comprendeva due scuole, di disegno e di musica, ed una Galleria destinata ad esporre le opere d'arte raccolte dal conte a partire dalla fine del Settecento, qui trasferiti dal palazzo di famiglia a Crema. Il nucleo originale delle raccolte frutto del collezionismo del Tadini, si è poi arricchito grazie a lasciti e donazioni. Le raccolte archeologiche comprendono circa 400 pezzi, (monete, vasi, fibule e bronzetti). Appartengono alla Galleria più di 550 dipinti, che vanno dal Trecento al Novecento. Fra gli artisti principali si possono ricordare: Jacopo Bellini, Paris Bordon, Fra' Galgario, il Pitocchetto e numerosi pittori cremaschi e di scuola veneta, acquistati direttamente dal conte all'epoca delle soppressioni napoleoniche. Le sculture in marmo commissionate direttamente dal Tadini ad Antonio Canova. La sezione grafica conserva oltre 900 pezzi, tra cui disegni (di cui una cospicua sequenza di opere di Gian Giacomo Barbelli) e stampe. Le arti minori sono documentate da tre arazzi fiamminghi di metà Cinquecento; bronzetti, sculture in legno e terracotta, centinaia di porcellane e vetri, dal corredo di casa Tadini. Il nucleo originale della biblioteca del Tadini, comprende testi di letteratura, storia arte, scienze (inclusi alcuni incunaboli). I lasciti successivi hanno portato il patrimonio librario a circa 8000 volumi.
Il piano nobile del Palazzo, fatto costruire appositamente dal Tadini, ospita la galleria, in 23 sale. Alcune conservano ancora l'impianto voluto dal Tadini, e in particolare: la sala, decorata con affreschi in stile pompeiano, che conserva gli armadi settecenteschi che ospitano le raccolte archeologiche. La sala VIII, che ospita gli arazzi fiamminghi in un contesto di arredi, oggetti e dipinti da casa–museo; la galleria delle armi, ricostruita su modello di quella antica. L'ultima sala del percorso museale (sala XXIII) ospita la biblioteca antica in alte scaffalature di stile neoclassico.
Nella Cappella del Palazzo, al centro del giardino è collocato un cenotafio di Antonio Canova, dedicato alla memoria di Faustino Tadini.

Cenni biografici del conte Tadini: nasce a Verona da una famiglia aristocratica cremasca, incarna la figura del “nobile dilettante”, amante del progresso, dell'arte e delle scienze. Risiedeva abitualmente a Crema, ma grazie ai rapporti familiari, frequentava vivaci centri culturali come Milano Verona e Venezia. Dal matrimonio con la contessa Libera Moronati nasce nel 1774 il figlio Faustino che morirà nel 1799 travolto nel crollo di un'ala del palazzo di Lovere durante i lavori di ristrutturazione. Causa una serie di contrasti con i concittadini cremaschi lo spingono a lasciare la città per trasferirsi definitivamente a Lovere.  Dopo la morte del figlio il Tadini si dedica prevalentemente ad arricchire la propria collezione d'arte, avviando la costituzione di un museo allestito nelle sale di Palazzo Tadini a Crema. I contrasti con la cittadinanza di Crema sono insormontabili per il Tadini che d'accordo con la moglie, dispone che le proprie collezioni d'arte e il patrimonio familiare siano messe al servizio della comunità, con la fondazione dell'Accademia Tadini a Lovere.

Altre informazioni utili:

Quota di partecipazione

Iscritto TCI  € 30,00;  Non Iscritto  € 35,00

 

Prenotazioni

Fino al 9 maggio

– tel. 3338987026

 

Tel. attivo il giorno della visita

3338987026

 

La quota comprende

Visita con guida, biglietto d’ingresso, assicurazione RC ed infortuni. Assistenza del Club del territorio Crema.

 

Modalità di pagamento e condizioni di partecipazione:

Versamento quota il giorno stesso in contanti. La visita verrà effettuata al raggiungimento di un numero minimo di 10 partecipanti.